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Accensione Mutuo. Come fare per accendere un Mutuo? I passi fondamentali per accendere un mutuo presso una banca o presso una finanziaria, solitamente sono sempre gli stessi. Di seguito trovate le informazioni che vi interessano. Una volta svolta l’istruttoria, la banca, acquisita la documentazione inoltrata ed effettuati ulteriori accertamenti (quali l'acquisizione della "dichiarazione notarile preliminare" sul bene offerto in garanzia, nonché della "relazione tecnico-estimativa" redatta da un tecnico di sua fiducia), è in grado di deliberare il finanziamento. A delibera avvenuta la banca ne da immediata comunicazione al richiedente e fissa la data della stipula dell'atto pubblico di finanziamento (concessione formale del mutuo). continua

 

 

Mutuo Acquisto Casa. Il Mutuo acquisto è il prestito più diffuso e sicuramente troverai in circolazione tantissime offerte e tanti siti che ti calcolano la rata. Poichè ci sono tanti mutui per l'acquisto diventa sempre più difficile valutare quale sia la banca più conveniente. Noi, insieme a MutuiOnline abbiamo messo a punto un motore per calcolare in un solo momento molti preventivi per l'acquisto del tuo immobile, sia esso prima casa che seconda casa o altro ancora. In pochi minuti riuscirai semplicemente a capire quali sono le banche più convenienti, quelle con il tasso di interesse più basso e con la percentuale di interesse minore. Insomma, perchè spendere di più quando si possono risparmiare parecchi soldi? continua

 
 

    

 
   

Sempre meno credito alle imprese italiane: tra maggio 2012 e maggio 2013 i prestiti bancari alle aziende sono diminuiti di 41,5 miliardi di euro, con una contrazione del -4,2%. Contemporaneamente il debito accumulato dalla Pubblica amministrazione verso le imprese ammonta a 91 miliardi. Emerge da un rapporto di Confartigianato che sottolinea come - nonostante tutto - crescano i tassi d'interesse rispetto al resto d'Europa: un gap che costa alle aziende 7,1 miliardi di euro.

Nell'ultimo anno crediti bancari alle aziende sono diminuiti di 41,5 miliardi di euro, con una contrazione del -4,2%. Contemporaneamente il debito accumulato dalla Pubblica amministrazione verso le imprese ammonta a 91 miliardi

Il rapporto dell'associazione degli artigiani vieni misurata la crisi di liquidità che soffoca gli imprenditori italiani: da una parte i finanziamenti bancari sempre più scarsi e costosi, dall'altra i mancati pagamenti della Pubblica amministrazione che non onora i propri debiti, "una morsa che sta stritolando le nostre imprese". Al calo della quantità di finanziamenti si accompagna l'aumento dei tassi di interesse: a maggio 2013 il tasso medio per i prestiti fino a 1 milione di euro è del 4,36% ma sale al 4,85% per i prestiti fino a 250.000 euro. La differenza rispetto alla media Ue è di 84 punti base in più, ma lo spread sale a 148 punti base nel confronto con i tassi medi pagati dalle imprese in Germania.

Le aziende più penalizzate sul fronte dei tassi di interesse sono le piccole imprese con meno 20 addetti, mentre a livello regionale la situazione peggiore si registra in Calabria (tassi al 10,58%); seguono la Campania (10,55%) e la Puglia (10,22%). Il denaro è invece meno costoso nella Provincia Autonoma di Bolzano (5,97%), nella Provincia Autonoma di Trento (6,64%) e in Emilia Romagna (7,94%). Le più colpite dal razionamento del credito sono proprio le imprese artigiane: a dicembre 2012 lo stock di finanziamenti è diminuito del 5,7% rispetto a fine 2011, e si attesta a 52,5 miliardi.

Sul fronte dei debiti della Pa verso le imprese fornitrici di beni e servizi, Confartigianato rileva che nel 2012 l'Italia è il Paese europeo con la somma più alta: 91 miliardi. Una cifra che rispetto al 2009 è aumentata di 0,3 punti di Pil, a fronte del calo registrato in Francia, Regno Unito e Spagna. Nello stesso triennio 2009-2012 il credito alle imprese sul Pil è sceso dal 56,6% al 55,9% (-0,8 punti di Pil). Record negativo in Europa anche per i tempi di pagamento della Pa: 170 giorni, 109 giorni in più rispetto alla media Ue.

         

 

 

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