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22 settembre, 2018




 
 

 

 

 

 

   
   
 

Carte di Credito

Le carte di credito svolgono una duplice funzione, sia di strumento di pagamento, attivabile tramite punti di vendita o Point of sales, sia di strumento di credito .Consentono ,infatti, di sostituire le altre forme di pagamento più tradizionali (contante, assegni, bonifici ) e di differire il momento di regolamento delle operazioni di negoziazione ad una data futura, prefissata, di solito non superiore ai trentacinque giorni;[1] in questo intervallo di tempo il possessore della carta di credito può quindi beneficiare di un finanziamento.

In generale si può affermare che una carta di credito è strumento di erogazione di credito al consumo solo nel momento in cui l’utente ricorre ad esse per finanziarsi e non ogni volta in cui viene utilizzata come semplice strumento di pagamento.[2] Assume un rilievo essenziale non tanto quindi la natura dello strumento in sé, quanto piuttosto il tipo di logica sottostante al suo utilizzo. Le potenzialità offerte dalla carta di credito come strumento di finanziamento ai consumi non si esauriscono a quanto enunciato in precedenza; le carte possono infatti prevedere la facoltà di rateizzare i pagamenti dovuti, dietro pagamento di un interesse commisurato al credito ricevuto, ed inoltre consentire al titolare della carta di ottenere degli anticipi di contanti, fino ad un massimo prestabilito, nel caso si rivolga agli uffici dell’ente emittente e agli sportelli delle banche convenzionate con quest’ultimo.

Lo sviluppo del mercato nazionale delle carte di credito, intese come mezzo sia di pagamento che di finanziamento, è risultato frenato in passato da alcune circostanze collegate sia alla domanda (forte propensione dei consumatori a regolare i propri rapporti in contante ;scarsa diffusione di tecniche di finanziamento dei consumi), che dell’offerta (carente adozione di tecniche persuasive da parte delle banche nel proporre tale strumento alla propria clientela; notevole parcellizzazione distributiva ; sensibile resistenza degli operatori commerciali per le commissioni dovute e per la lentezza delle fasi di pagamento ).

In relazione alle diverse tipologie le carte di credito si distinguono in : carte di credito bancarie (BankAmericard, promossa dalla Banca d’America e d’Italia ; CartSì, promossa da sedici banche nazionali e gestita da Servizi Finanziari ;Top Card ,promossa e gestita da BNL ;CartaMoneta); carte di credito non bancarie (Carta Aura, Unicard ) ; carte Travel and Entertainment (American Express, Diners );carte di credito commerciali (Agos Pronto Contante, ecc..); fidelity Cards (Carta Mia, CoinCard, Coeco, ecc..). Le prime, che risultano le più diffuse sia per numero che per importi (da sole occupano oltre il 50% del mercato),consentono in aggiunta al tradizionale servizio di pagamento e all’utilizzo di servizi accessori, l’accesso al credito mediante anticipo di contante, oppure tramite il pagamento con assegno al ricevimento dell’estratto conto mensile, con il pagamento frazionato in più rate. Per l’ottenimento di una carta di credito bancaria il richiedente viene solitamente sottoposto ad alcune verifiche preventive in merito alla propria affidabilità, mentre la concessione di un’eventuale linea di fido è subordinata alle effettive potenzialità del titolare. Il successo di queste carte risiede soprattutto nel fatto che si rivolgono a clienti con redditi non necessariamente medio - alti, che comprendono tutti e tre i servizi primari offerti dalle carte di credito (pagamento, prelievo di contanti e concessione di credito),che non sono particolarmente onerose ed infine che sono distribuite capillarmente.

Dal punto di vista tecnico-operativo queste carte si caratterizzano per la presenza di una convenzione bilaterale : da un lato la convenzione banca emittente-fornitore stabilisce che il fornitore debba provvedere ad assicurare il servizio o il bene richiesto dal titolare della carta e che la banca emittente paghi, non appena riceve la nota di spesa, il servizio o il bene ricevuto dal proprio cliente dedotta una commissione di sconto variabile dal 2% al 5% sul totale fatturato; dall’altro la convenzione banca emittente-titolare della carta dispone che il titolare paghi il prezzo pieno dei beni o dei servizi ricevuti, entro un determinato intervallo.

Le carte di credito non bancarie non presentano grosse differenze dalle precedenti; infatti tra i servizi offerti rientrano : il pagamento, il prelievo di contanti e l’erogazione di credito. Invece, le carte Travel and Entertainment (American Express, Diners ), nate in origine per il finanziamento di spese per viaggi di turismo ed affari del titolare, stanno incrementando le proprie funzioni. Pur conservando margini di spesa più elevati, sia in considerazione del fatto che è richiesta al titolare l’accensione di un conto corrente bancario, sia che gli emittenti le concedono solo ad utenti scelti con criteri più prudenti, le carte T & E hanno perso negli ultimi anni quote di mercato a vantaggio soprattutto di quelle bancarie.

Le carte commerciali sono gestite da intermediari finanziarie, generalmente, sono emesse da organizzazioni commerciali o da società di servizi (aziende petrolifere, catene di alberghi, imprese della grande distribuzione). Sono definite fidelity cards quando il loro utilizzo può essere effettuato esclusivamente presso l’emittente ; in tal caso vengono emesse direttamente e a proprio rischio dall’organizzazione che intende fidelizzare la propria clientela. Questa tipologia di carta può essere utilizzata esclusivamente come mezzo di pagamento, oppure possono consentire ai propri titolari di ricevere un finanziamento.[3] In questa circostanza si realizza tipicamente credito al consumo o mediante affidamento periodico fisso o tramite la forma tecnica del revolving credit.

In generale si può affermare che la gestione di un sistema di carte richiede necessariamente alcuni requisiti essenziali: strutture hardware e software efficienti, indispensabili per l’automazione dei processi ;un elevato numero di “convenzionati”, per garantire una sufficiente circolarità della carte; ed infine un adeguato numero di utilizzatori ,gestiti con il ricorso a specifici database (archivi storici, CRIF, CTC, società di servizi private ).In particolare è la variabile tecnologica che costituisce, in questa fase del mercato, un fattore chiave di successo per i competitors, in quanto da essa dipende la scelta di efficienti combinazioni tra politiche di volume e di redditività. Il fatto che nel mercato del credito al consumo esista una sostanziale simmetria informativa (cioè le fonti informative sono le stesse per tutti )impone agli operatori di sfruttare al meglio la leva informatica per poter così valutare più efficacemente la solvibilità dei clienti.


[1] Le carte più diffuse in Italia presentano i seguenti tempi di addebito : American express ( circa 25 giorni dopo la spesa ), BankAmericard (10 giorni dopo l’invio dell0esrtatto conto ), Top Card BNL (15 giorni dopo l’invio dell’estratto conto Top Card ),Moneta Carialo (15 giorni dopo l’estratto conto ), CartaSì ( 8-10 giorni dopo l’estratto conto), Diners Club Personale (circa 15 giorni dopo la spesa).

[2] In teoria anche le carte Bancomat possono essere viste come uno strumento di finanziamento.

[3] Un esempio di Fidelity Card che offre la possibilità di effettuare pagamenti rateali può essere costituito da Carta Mia, distribuita da Standa, e gestita da Setefi.

 
 
 

 

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